Epilessia: nuove speranze nella cura
Oltre 150 mila italiani che soffrono di epilessia hanno difficoltà a controllare la malattia perchè i farmaci disponibili ( un caso su tre del mezzo milione di pazienti complessivi ) perdono nel tempo la loro ‘attività’, diventando praticamente inefficaci. Dal congresso della Società americana dell'epilessia svoltosi a San Diego, viene però una parola di speranza. Una nuova molecola, impiegata da sola oppure assieme ai tradizionali farmaci, è in grado di agire là dove la cura in atto non dia i benefici sperati.
E’ importante sapere che la molecola ( il cui nome chimico è zonisamide ) è disponibile dal 15 gennaio anche nelle farmacie italiane.
Positivi i commenti degli esperti. Secondo il prof. Luigi Murri, direttore del Centro di riferimento regionale toscano e della Clinica neurologica dell'Azienda ospedaliera universitaria pisana, la novità sta dando risultati "molto promettenti".
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Oltre 150 mila italiani che soffrono di epilessia hanno difficoltà a controllare la malattia perchè i farmaci disponibili ( un caso su tre del mezzo milione di pazienti complessivi ) perdono nel tempo la loro ‘attività’, diventando praticamente inefficaci. Dal congresso della Società americana dell'epilessia svoltosi a San Diego, viene però una parola di speranza. Una nuova molecola, impiegata da sola oppure assieme ai tradizionali farmaci, è in grado di agire là dove la cura in atto non dia i benefici sperati.
E’ importante sapere che la molecola ( il cui nome chimico è zonisamide ) è disponibile dal 15 gennaio anche nelle farmacie italiane.
Positivi i commenti degli esperti. Secondo il prof. Luigi Murri, direttore del Centro di riferimento regionale toscano e della Clinica neurologica dell'Azienda ospedaliera universitaria pisana, la novità sta dando risultati "molto promettenti".
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